Viagra, Xanax e altri farmaci con obbligo di ricetta dispensati da alcune farmacie fiorentine anche in assenza di ricetta medica. Come mostra il servizio di Striscia la Notizia. Carmagnini (Ord. dei farmacisti): “Non è la prassi. Se qualcuno ha sbagliato, sarà punito”. Mnlf: "Un danno per tutti i farmacisti onesti".
04 GEN – Farmacie al centro del ciclone. Questa volta per un servizio di Striscia la Notizia andato in onda il 2 gennaio che mostra i farmacisti di alcuni esercizi di Firenze consegnare farmaci con obbligo di ricetta come il Viagra e lo Xanax anche a clienti che non erano in possesso della prescrizione. Un’eccezione, sicuramente, ma che può rivelarsi pericolosa. Per questo l’Ordine dei farmaci di Firenze ha immediatamente annunciato che “si riserverà di acquisire formalmente la documentazione per una sua attenta valutazione anche ai fini di eventuali provvedimenti disciplinari”.
“È importante, però, che i cittadini sappiano che questa non è la prassi, che i comportamenti dei farmacisti sono rigorosi e che la farmacia è un luogo sicuro di dispensazione dei farmaci”, ha voluto sottolineare il presidente dell’Ordine, Andrea Carmagnini, che abbiamo raggiunto telefonicamente. Ed è proprio per questo che Carmagnini annuncia che là dove dovessero essere verificate comportamenti scorretti, l’Ordine interverrà con provvedimenti disciplinari: “Chi sbaglia, sarà punito”.
Per Carmagnini l’attenzione va anche rivolta “al momento di sofferenza della categoria” che “purtroppo, in alcuni casi, seppur rari, conduce a un appiattimento della professione e a una visione prettamente economica che può indurre anche a comportamenti come quelli registrati dal servizio di Striscia la Notizia”. Le difficoltà economiche però, per il presidente dell’Ordine dei farmacisti di Firenze, non devono essere una giustificazione: “I farmacisti non devono mai perdere di vista la sua missione e i suoi valori deontologici”.
Per il Movimento Nazionale Liberi Farmacisti (Mnlf), tuttavia, quello registrato da Striscia la Notizia non è affatto un caso raro. E a subirli sono anche i titolari di farmacia onesti che, “se cercano di opporsi a questo ‘andazzo’ subiscono la concorrenza sleale delle altr